domenica 27 novembre 2011

Coccola del sabato sera

Direi che si vede che ci stiamo avvicinando alle feste vista la quantità di dolci che sto facendo apparire sul blog ;)

Ingredienti:

4 uova
zucchero a velo
essenza
zibibbo q.b.
latte di riso (o d'avena) q.b.
farina (2 o 3 cucchiai)
cocco rapè (quasi il contenuto di una busta)
250g di ricotta
cacao amaro
burro (per la teglia)

Procedimento:
Montare gli albumi a neve aiutandosi con un pizzico di sale nel composto e lasciare da parte in frigo. Nel frattempo sbattere i tuorli con lo zucchero a velo fino ad ottenere una crema, poi aggiungere un po' di essenza alla vaniglia o alla mandorla. In un'altra ciotola lavorare la ricotta con del latte d'avena o di riso e un po' di liquore, ottenendo un composto morbido ma non liquido. Aggiungete un paio di cucchiai di farina 00 ai tuorli sbattutti e amalgamate bene. Proseguite aggiungendo un po' del composto con la ricotta ed incorporate due o tre cucciai di farina di cocco. Fate attenzione amntenere l'impasto sempre abbastanza morbido. Mettete anche il cacao (abbondate se volete far diventare la torta bella scura). Mettete tutto il composto di ricotta e ancora farina di cocco, se necessario anche cacao. Aggiungete una bustina di lievito per dolci ed incorporate gli albumi montati. Se il composto è troppo liquido aggiungete ancora farina. Amalgamate bene il tutto e versate in una teglia. Fate cuoocere in forno già caldo a 180° per 30 minuti circa, ma fate la prova stecchino.

Xoxo

sabato 26 novembre 2011

Poison cake

No, non ho intenzione di avvelenare nessuno ovviamente, nonostante sia un po' nervosetta negli ultimi giorni: sarà quest'arietta frizzante, ma il nome è dovuto principalmente alla mia vera e propria dipendenza dalla canzone Poison di Alice Cooper. La conoscevo già, ma è da ieri sera che non riesco a smettere di levarmela dalla testa. Ma passiamo alla torta ;)

Ingredienti:
2 uova
4 cucchiai di zucchero
8 cucchiai di farina 00
1 vasetto di yougurt intero
zibibbo q.b.
orzo q.b.
scagliette di cioccolato fondente
sale
lievito

Procedimento:
Premetto che si tratta di una torta completamente inventata, migliorabile, che forse non verrà una seconda volta, perciò prendetela con le pinze :)
Montate gli albumi a neve con un pizzico di sale. Sbattete i tuorli con lo zucchero e l'orzo. Aggiungete la farina, lo yougurt e lo zibibbo. Amalgamate bene il tutto mantenendo il composto bello morbido. Incorporate gli albumi montati e il lievito. Versate in uno stampo e infornate a forno già caldo a 180° per 20-25 minuti circa (fate la prova stecchino). Prima di ultimare la cottura spolverate la superficie con le scagliette di cioccolato. Et voilà.




I wanna love you, but I better not touch
I wanna hold you, but my senses tell me to stop
I wanna kiss you, but I want it too much
I wanna taste you, but your lips are venomous poison


Xoxo

venerdì 25 novembre 2011

Bastontofu giallo

Buonasera a tutti!
Ebbene ho una ricettina semplice semplice da proporvi, però è molto gustosa :)

Ingredienti:
tofu fresco
salsa di soia
salsa tahine
farina di ceci
acqua
farina di polenta
olio

Procedimento:
Tagliate il tofu a listarelle abbastanza spesse (tipo quelle dei bastoncini di merluzzo) e lasciatele marinare per qualche ora in un composto di salsa di soia e salsa tahine. Dopodichè passatele nella pastella (piuttosto densa) di farina di ceci e acqua ed impanatele con la farina di polenta. Friggete finchè non sono ben dorate. Croccantissime! Buon appetito.

Xoxo

venerdì 18 novembre 2011

It's an advertising world

Mercoledì è scoppiato l'affaire Benetton, sono convinta che tutti ne siate, ormai, volenti o nolenti, stati informati. Sì, perchè in un perodo come questo l'imperante della nostra società è, sempre e comunque, la pubblicità. Regge il mondo e lo commercializza. Lo sappiamo. E non si può assolutamente dire (da anni ormai) che United Colors of Benetton non sappia come fare notizia, investendo in pubblicità che ottengono una visibilità decisamente maggiore e globale rispetto agli spazi che possano essere acquistati dal gruppo. È stato sufficiente tornare ad uno dei classici: il bacio, bacio che lo stesso gruppo aveva già lanciato, creando le solite proteste e indignazioni. Che piaccia o no la nuova pubblicità, non si può non essere d'accordo sul fatto che ha funzionato e non poco! Chapeau.
Ma c'è un'altro cartellone pubblicitario di cui mi piacerebbe parlare. Da qualche settimana lo vedo praticamente tutti i giorni in metropolitana. È estremamente semplice, eppure è ben fatto, invia un messaggio chiaro senza dover per forza giocare su allusioni particolarmente ardite e, forse per questo, ne esce un po' penalizzato. Oggi, avendone il tempo, gli ho scattato una foto, foto che vi propongo qui.

Xoxo

mercoledì 16 novembre 2011

Riso turco

Buonasera a tutti!
Innanzitutto una novità carina da condividere qui sul blog: sono stata selezionata per un provino per il programma Cuochi&Fiamme che, sicuramente, conoscerete. Giovedì prossimo verrò messa alla prova in quel di Milano e vedremo se qualcuno degli esperimenti pubblicati qui sul blog potrà tornarmi utile! In ogni caso vi farò sapere ogni risvolto e non mancherà, ovviamente, un dettagliato resoconto della giornata :)
Ma passiamo alla ricetta di questa sera. In realtà si tratta di una delle cose più semplici e più buone che si possano mangiare, soprattutto qui in Lombardia. Non ho pretese di innovazione: è un piatto della tradizione ed è ottimo così com'è ;) L'unica novità è che per prepararlo ho utilizzato i pistilli di zafferano di provenienza iraniana che avevo acquistato durante il mio viaggio in Turchia. Se vi interessano li trovate al mercato delle spezie. Devo avvertirvi, però, che sia il gusto che l'aspetto sono piuttosto diversi da quelli dello zafferano cui siamo soliti: il colore è arancione carico, praticamente rosso e il sapore un po' assente, insomma è meglio lo zafferano nostrano, ma provare non fa  mai male e, comunque, il risotto è stato molto apprezzato ;)

Ingredienti:
riso da risotto/minestre
zafferano
cipolla
brodo
vino per sfumare
burro


Procedimento:
Mettete a sciogliere i pistilli in acqua calda alcune ore prima di cominciare la preparazione del risotto altrimenti non rilasceranno il caratteristico colore e nel frattempo preparate il brodo. Poi procedete secondo la maniera classica: soffriggete la cipolla finchè è bella dorata e tostateci insieme il riso. Sfumate con del vino a fiamma bella vivace e cominciate ad aggiungere il brodo per cuocere il riso. A circa cinque minuti prima dell'effettiva cottura del risotto unite l'acqua con i pistilli sciolti (alcuni rimarranno interi, ma mischiandoli al riso caldo scompariranno del tutto) e continuate a cuocere. A cottura ultimata lasciate riposare qualche minuto. Poi aggiungete del burro fresco e mescolate velocemente in modo da farlo sciogliere ma senza cuocerlo. Mangiandolo sentirete il gusto di burro in bocca, davvero buono!

Xoxo

sabato 12 novembre 2011

Prime luci o tramonto?

Ci sono poche certezze nella vita e una di queste sono i libri di Fabio Volo. Quando si comprano i suoi libri si sa esattamente cosa si troverà all'interno, per questo vende innumerevoli copia ed è tradotto nelle principali lingue straniere: non perchè sia alta letteratura (questo lo sappiamo da sempre), me perchè risponde a delle aspettative, così come i suoi programmi (in radio o in televisione) o i suoi film.
Peccato che "Le prime luci del mattino", fresco di stampa per Mondadori al "modico" prezzo di 19 euro, non rispetti nessuno degli accordi tacitamente stipulati con il pubblico.
Anche i romanzi precedenti abbondavano di luoghi comuni, ma non in modo piatto e freddo come questo. Se fosse un libro scritto bene si potrebbe definirlo un puro esercizio di stile, ma sicocme non lo è non saprei come altro inquadrarlo se non come un accostamento mal riuscito e poco curato di una sfilza di banalità che nemmeno il lettore più affezionato potrebbe tentare di giustificare o rendere piacevole. Quello che si trovava nelle pubblicazioni antecedenti erano realtà semplici, quotidiane, snza alcuna pretesa di originalità, ma in cui tutti (o quasi) potevano riconoscersi, qualcosa per cui sorridere o ridere addirittura, qualcosa con un'anima anche se un po' bruttino. Questa volta non traspare nulla dell'ironia e della simpatia dell'autore.
Non credo che sia nemmeno definibile come romanzo: non c'è una storia, non c'è un solo punto che spinga a continuare a voltare le pagine per raggiungere l'ultima se non, forse, la speranza, sempre più flebile nel corso della lettura, che ci sia una svolta, che il libro migliori e si riveli un buon investimento di quei 19 euro. Al contrario, la banalità e la scontatezza imperlate in questo modo tendono a divenire realmente fastidiose, così come il continuo saltellare avanti e indietro tra pagine di un diario scritto chissà quando (da chi ci viene rivelato subito) e una prima persona narrante che parla al presente (sì, ma quale presente? Dov'è l'Italia che stiamo vivendo? Dove sono i problemi che l'autore conosce perfettamente ed è solito affrontare anche e soprattutto dal punto di vista politico?) invogliano molto a chiudere il libro e rimanere a godersi la copertina che, a dispetto del contenuto, non è malvagia.
Non è un romanzo: non c'è alcun inquadramento temporale, nè spaziale. La non-storia potrebbe avere luogo in qualsiasi tempo e in qualsiasi luogo, ma questo, purtroppo, non è un pregio. Ci vuole una connotazione, anche minima, ma non si può lasciare tutto a galleggiare in un etere irreale che dubito esista anche nella fantasia dello stesso autore. I romanzi riusciti, i personaggi che amiamo, i luoghi in cui andiamo dopo aver letto un  libro o che riconosciamo tra le righe perchè ci siamo già stati qui latitano. Non c'è nulla a cui aggrapparsi per affezionarsi, come d'altra parte non c'è sentimento in nessun luogo del libro, nemmeno in una parola, nulla. Viene quasi il dubbio che Fabio Volo sia stato costretto a scriverlo contro la propria volontà, o che non l'abbia mai riletto, o che non fosse che lo scheletro per una storia ancora da costruire, quell'abstract che, forse, non andrebbe nemmeno presentato all'editore per quanto scarno. È un passaggio, certo, ma deve essere fatto evolvere. Fosse un'opera prima non sarebbe stato pubblicato. Fosse di qualcuno il cui nome non assicura una vendita di almeno 10000 copie in un battere di ciglia non sarebbe stato pubblicato.
E poi l'errore fondamentale: un uomo non dovrebbe scrivere in prima persona recitando la parte di un personaggio femminile. Forse nemmeno dopo uno studio approfondito, figuriamoci senza nemmeno aver mai ascoltato i discorsi, le paure o i racconti di un'amica sincera senza nel frattempo essersi costruiti la propria versione della storia, supposizione che nasce dalla lettura di queste pagine. Si sente che l'autore non si riconosce minimamente nella sua protagonista. Forse è stato troppo impegnato a raffazzonare commenti sulle donne per mettere insieme queste 244 pagine per provare a dare un alito di vita a questa donna che per un po' si comporta come una donna matura e navigata e per un po' come una liceale. Il vero problema è che nemmeno i personaggi secondari sono caratterizzati: dall'amica, al marito, alla "sorpresa" finale che, comunque, si intuisce abbastanza precocemente, e, soprattutto, all'amante non c'è nessuno che rimarrà in mente. Fantasmi. Senza nemmeno delle catene da far cigolare.
Fino a pagina 89 un mortorio tale da domandarsi perchè si sia dato la briga di scriverlo, poi una serie di sbrodolate sul sesso con meno stile del solito. Forse sarebbe il caso di rivedere le proprie priorità e tornare a concentrarsi sulla realtà.

Xoxo

venerdì 11 novembre 2011

castagneasy!

Per chi non ama i dolci troppo dolci o semplicemente per chi ama le castagne è un dolce che in questo periodo non si può lasciar scappare! ;)

Ingredienti:

500g di farina di castagne
1l di acqua (o anche di più, il composto dev'essere liquido)
uvetta reidratata
pinoli
un pizzico di sale
olio q.b.
rosmarino


Prima di essere infornato
Procedimento:
Sciogliete la farina nell'acqua senza che si formino dei grumi, una volta ottenuto un composto decisamente morbido unite l'uvetta e i pinoli e amalgamate il tutto. Ungete una teglia con dell'olio e versateci il composto. cospargente la superficie con del rosmarino e dell'altro olio. Infornate a 200° per 20 minuti, ma fate comunque la prova stecchino. Il castaggnaccio sarà pronto quando la crosticina sopra comincerà a spaccarsi.




Appena uscito dal forno!

Xoxo

martedì 1 novembre 2011

Anche se non è giovedì...

...gnocchi!
Era da un po' che avevo voglia di farli, ma per un motivo o per l'altro siamo arrivati ad oggi. Comunque l'attesa è valsa la pena :)

Ingredienti:
600g di patate bianche
farina q.b.
grana q.b
sale

 

Procedimento:
Cuocete le patate e sbucciatele mentre sono ancora calde. Trucco della mamma: asciugatele con il phon prima e dopo averle sbucciate, così si asciugheranno ancora di più. Passatele allo schiaccia-patate e aggiungete il sale e il formaggio grattuggiato. Poi cominciate ad incorporare la farina. Mi raccomando con le mani, non con il cucchiaio di legno! Ovviamente non mettetela subito tutta, perchè la quantità dipende dalla quantità di amido che contengono le vostre patate. Quando l'impasto comincia ad assumere consistenza mettetevi sulla spianatoia opportunamente infarinata ed impastate. Nel giro di pochi minuti dovresto ottenere la vostra bella palla. Staccatene dei pezzetti e formate delle strisce. Tagliatele e passate gli gnocchi sul "righino" o sul restro di una forchetta, così assorbiranno meglio il sugo ed avranno anche una faccia più carina. A questo punto salate l'acqua che già avrete opportunamente messo a bollire e calate gli gnocchi. Appena tornato a galla scolateli. Come avrete notato non c'è uovo, perchè se ci si impegna l'impasto non ne ha bisogno, è sufficiente la farina, così non vi diventeranno troppo collosi e duri. Fate però attenzione: dovete trattarli con molta cura, soprattutto mentre li scolate, altrimenti rischiate di romperli. Tirateli su e metteteli direttamente nei piatti, poi versateci sopra il condimento e spolverate col formaggio e lasciate che siano i commensali ad amalgamare il tutto.
Per il condimento:
Ho optato per un sughetto semplice al pomodoro. Leggero e gustoso.

Ingredienti:
Passata di pomodoro
sale
olio aromatizzato all'aglio
qualche foglia di basilico.


Xoxo